Via Domitiana Mondragone

Via Domitiana Mondragone
Se pure in semplice terra battuta, la Via Domiziana, esisteva già dal 215 a.C., allorquando fu aperta da Quinto Fabio Massimo, durante la seconda guerra Punica e nello stesso anno fu utilizzata dal console T. Sempronio Gracco (Livio, Annales, deca Terza, lib. III).

Nel 95 d.C., per volere dell’imperatore Domiziano (dal quale ovviamente prese il nome), questa strada venne rifatta e lastricata e fu resa efficiente a tal punto che era percorribile in appena due ore. La Via Domiziana, aveva inizio da Sinuessa, laddove la Via Appia svoltava per Capua (l’odierna S. Maria Capua Vetere); quindi proseguendo lungo il litorale, si dirigeva verso Puteoli (l’odierna Pozzuoli). Al suo inizio, laddove si staccava dall’Appia, era ornata di un grandioso arco di trionfo.
Il percorso, transitava, mediante ponti (molto probabilmente in muratura), su tre fiumi, in ordine verso Sud: il Savone, il Volturno ed il Clanio (Liternum flumen); attraversava centri abitati quali Volturnum (l’odierna Castel Volturno), Liternum (nei pressi del Lago Patria) e Cuma, per raggiungere poi Pozzuoli.

Il percorso completo della Domiziana, da Sinuessa a Puteoli, misurava 33 Miglia romane, pari a circa 49 Km e parte delle testimonianze archeologiche relative ad esso, sono visibili presso Cuma, in particolare il tratto che transitava sotto il maestoso Arco Felice, anch’esso di epoca romana.

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